Bugo (vero nome Cristian Bugatti) nasce a Rho (MI) il 2 agosto 1973 e cresce a Cerano, nel novarese, dove la famiglia si trasferisce poco dopo la sua nascita. Nel 1992 parte per il servizio militare e proprio durante la leva impara a suonare la chitarra e muove i primi passi nel mondo della musica. Fonda un gruppo musicale, i Quaxo, ma ben presto scioglie la band, deciso a proporsi come cantautore solista: il primo demo, autoprodotto in audiocassetta, PANE PENE PAN, contiene 15 canzoni e risale al 1996. Nel 1999 Bugo pubblica per Bar La Muerte il 45 giri in vinile “Questione d’eternità” e l’anno successivo si trasferisce a Milano, sede delle più importanti case discografiche italiane, per tentare la fortuna. Nel 2000 esce il primo album, LA PRIMA GRATTA, a cui segue nel 2001 SENTIMENTO WESTERNATO. Nel 2002 è la volta di NE VALE LA PENA?, raccolta di sei brani in due formati: picture disc e VHS. Sono pubblicazioni che permettono a Bugo di farsi un nome nel circuito musicale più alternativo, ma presto l’attenzione verso l’artista cresce tanto da portarlo su Mtv per la sua prima apparizione televisiva, e ai piani alti delle grandi case discografiche. Nel 2002 firma un contratto con la major Universal, debuttando sulla scena nazionale con l’album DAL LOFAI AL CISEI, che contiene l’inno generazionale “Io mi rompo i coglioni”. È un periodo molto intenso per Bugo, nuova stella del rock alternativo italiano, tanto che per lui la critica musicale conia il neologismo “fantautore”, mentre viene eletto “artista dell’anno” al MEI di Faenza. Nel 2004 pubblica GOLIA & MELCHIORRE, doppio album che sarà censurato per i contenuti “hot” della copertina e del primo videoclip, seguito nel 2006 dal disco SGUARDO CONTEMPORANEO. Nel 2008, la svolta elettronica dell’album CONTATTI lancia Bugo nelle radio nazionali con i due singoli “C’è crisi” e “Nel giro giusto”. Alla pubblicazione del disco segue una fortunata tournée in cui Bugo ripropone i suoi primi successi e la cover “Prisencolinensinainciusol” di Celentano. Sempre nel 2008 è tra i protagonisti degli Mtv Days, mentre l’anno successivo si esibisce sul main stage dell'edizione di Italia Wave 2009, comparendo anche nella relativa compilation con la cover di “Fire” di Jimi Hendrix. Nel 2011 esce NUOVI RIMEDI PER LA MIOPIA, lanciato dal singolo “I miei occhi vedono”, che è anche colonna sonora del film “Missione di pace”, applaudissimo al Festival del Cinema di Venezia, in cui Bugo partecipa anche in veste di attore. Dallo stesso disco viene estratto anche il singolo “Comunque io voglio te”, mentre il giornale britannico The Guardian inserisce Bugo tra i grandi della musica italiana. Il settembre 2012 segna la fine del nuovo tour, con una notizia shock: Bugo comunica il suo ritiro dalle scene, forse amareggiato dal forte clamore suscitato dall’ultimo disco che aveva diviso pubblico e critica. Dopo un periodo di pausa in cui Bugo vive in India occupandosi di arte visiva, nel 2015 l’artista firma con la Carosello Records: l’annuncio arriva in contemporanea con l’inserimento del suo volto tra i 100 della musica italiana nello speciale celebrativo targato Rolling Stone. L’Ep ARRIVANO I NOSTRI esce ad ottobre anticipato dal singolo “Cosa ne pensi Sergio” e da una campagna pubblicitaria unica nel suo genere, con l’affissione di migliaia di manifesti per le strade di Milano. Nel 2016 pubblica l’album NESSUNA SCALA DA SALIRE, preceduto dal tormentone “Me la godo”: il disco in vinile balza al primo posto delle vendite ufficiali. Nello stesso anno Bugo è tra i protagonisti del concertone del Primo Maggio a Roma in Piazza San Giovanni e dello Sziget Festival di Budapest. È un periodo di grande attività anche sui social network: tra chat esclusive col proprio Fan Club, dirette live e provocazioni, Bugo sa attirare l’attenzione ed è al centro di diverse polemiche. Nell’aprile del 2017 Bugo annuncia l’addio all’elettronica, che aveva caratterizzato gli ultimi 10 anni della sua carriera, in favore di un ritorno al rock e a maggio 2018 pubblica ROCKBUGO, la sua prima raccolta ufficiale che contiene i suoi brani più amati riarrangiati in questa chiave.