Gli inizi Nel 1972, a 15 anni, fonda il suo primo gruppo, i Josafat, che nel 1974 si trasformano, con l'ingresso di Silvio Capeccia, in Champagne Molotov (nome che ricorrerà spesso nella prima parte della carriera solista). Nel 1977 dalla fusione degli Champagne Molotov e la band Trifoglio, nascono i Decibel, con cui incide nel 1978 il primo Album Decibel (comunemente noto come Punk a causa di una scritta presente sulla copertina); l'album, pubblicato per la Spaghetti Records e prodotto da Shel Shapiro è un insuccesso (poche centinaia di copie), e frutta anche una denuncia per vilipendio alla religione a causa del testo di Paparock che verrà camuffato in sede di missaggio rendendolo inintellegibile all'ascolto. Dopo il singolo Indigestione disko, e il ritorno di Silvio Capeccia, il successo arriva con la partecipazione a Sanremo con il brano Contessa e l'album Vivo da re, la cui title-track prenderà parte al Festivalbar di quell'anno. Il periodo Pop punk (1981-83) Nel 1981 Enrico Ruggeri intraprende la propria carriera solista prodotto da quello che diventerà il suo produttore storico, Silvio Crippa, e avviando la pluridecennale collaborazione con il chitarrista Luigi Schiavone. Ne scaturisce l'album Champagne Molotov per la casa discografica SIF (successivamente assorbita dalla CGD) che non ottiene il successo sperato anche a causa di problemi legali con la "Spaghetti Records". In questo periodo Ruggeri lavora anche come autore di alcuni cantanti pop come Diana Est (scrivendo per lei i testi delle canzoni dei primi due singoli Tenax, del 1982 e Le Louvre, del 1983), Den Harrow, Jock Hattle, Albert One. 1983: è l'anno in cui inizia a farsi conoscere, grazie all'album Polvere e la single-track omonima che raggiungono un discreto successo, coronato dal secondo posto al Festivalbar e dalla partecipazione alla gara canora Azzurro. Il brano Il mare d'inverno, che inciderà soltanto l'anno seguente, è portato al successo da Loredana Berté, e lo impone come autore di eccellenza, aprendo gli orizzonti artistici di Ruggeri verso il genere cantautorale, pur senza rinnegare la matrick rock. Il consolidamento del successo (1984-1989) Nel 1984 Ruggeri torna al Festival di Sanremo con il brano Nuovo Swing, che segna la svolta verso uno stile che echeggia lo stile degli chansonnier francesi. Segue l'album Presente, che mescola nuovi brani ad esecuzioni dal vivo (tra cui una cover di Vecchio Frack di Domenico Modugno), che è anche in gara nel Festivalbar. Nello stessa edizione sanremese, produce il gruppo emergente dei Canton, scrivendo per loro Sonnambulismo, che sarà anche incisa in inglese. 1985-1986: Dopo un breve sodalizio con Mimmo Locasciulli, Ruggeri conosce una stagione di prolifica ispirazione che lo vede pubblicare tre lavori nel giro di diciotto mesi, album che ne sanciscono definitivamente l'ingresso nel novero dei cantautori italiani più apprezzati. Tutto scorre (che tutt'oggi Enrico definisce il suo album più completo), il mini LP Difesa francese ed Enrico VIII, quest'ultimo il primo a fare il suo ingresso nella Top 20: inoltre al Festival di Sanremo 1986 ottiene il premio della critica per Rien ne va plus, canzone in ritmo ternario con accompagnamento di fisarmonica. Ruggeri diventa anche uno degli autori più ricercati da numerose interpreti femminili, tra cui le più accreditate sono Fiorella Mannoia e Loredana Bertè. Nel 1987 si ripresenta a Sanremo con Gianni Morandi e Umberto Tozzi (sodalizio nato nell'ambito del progetto benefico della Nazionale italiana cantanti) con il brano Si può dare di più che vince la manifestazione. Segue un'ambiziosa tournée nei teatri italiani con l'orchestra filarmonica di Alessandria, e la stessa sua band di fiducia, di cui resterà testimonianza nel doppio live Vai Rrouge!. Sempre in quell'anno è premio della critica a Sanremo Quello che le donne non dicono cantata da Fiorella Mannoia, la cui musica, è di Luigi Schiavone, che saprà firmare molti altri successi tra i più acclamati di Ruggeri, che spesso figura come unico autore. Nel 1988 realizza l'album La parola ai testimoni, utilizzando piattaforme digitali e strumenti elettronici, ottenendo un discreto riscontro. L'anno seguente, è la volta di Contatti, che presenta tre inediti e la coeva Il funambolo (scritta insieme a Riccardo Cocciante), orchestrati dalla filarmonica dell'allora Leningrado, insieme a cover di altri cantautori italiani Ivano Fossati, Lucio Dalla, Francesco Guccini, Sergio Endrigo Lucio Battisti, Francesco De Gregori, gli Alunni del Sole. Ritorno al Rock e i massimi successi (1990-93) Nel 1990, con l'album Il falco e il gabbiano, Ruggeri svolta nuovamente verso sonorità più vicine al rock e sale verso i livelli di vendita più alti della carriera, grazie anche ai singoli Ti avrò e Punk (prima di te). Il dualismo antitetico tra i due volatili, oltre a costituire un vero e proprio logo, rappresenterà a chiare lettere la duplice identità artistica, della quale andrà fiero a dispetto di alcune critiche che gli verranno mosse da chi non condividerà il suo seguire due generi così contrastanti tra loro (il rock sanguigno di ispirazione punk, e la canzone d'autore intimista di scuola francese). Segue, l'anno dopo, il suo album di maggior successo, Peter Pan: 400.000 copie vendute in pochi mesi. Al culmine del successo, nel 1993 Ruggeri conquista per la seconda volta il Festival di Sanremo con il brano rock Mistero, da lui stesso considerato troppo di genere per ambire a una vittoria scontata[senza fonte]. Ad esso segue l'album La giostra della memoria, che è tra i primissimi a sperimentare la formula dell'album misto di vecchi brani, inediti, interpretazioni di brani scritti per altri ed esecuzioni live, tra cui alcune di queste inedite. Sempre nel 1993 partecipa, penultimo italiano della storia, all'Eurofestival con il brano Sole d’Europa, classificandosi al 12° posto. Progressive (1994-99) Nel 1994 esce l'album Oggetti smarriti, che risente nei testi e nelle atmosfere della fine del matrimonio con la moglie Laura. L'album, di livello paragonabile ai tre precedenti, è carico di geniali intuizioni e segna una evoluzione musicale verso sonorità progressive. Nel 1996 la crisi nei rapporti con la casa discografica CGD (passata da qualche anno sotto il controllo dell'americana Warner) determina l'insuccesso dell'ambizioso e pregevole album concept Fango e stelle. Lo stesso album è stato presentato al Festival di Sanremo 1996, dove vi prende parte in extremis sostituendo Ornella Vanoni, e classificandosi al diciassettesimo posto. Proprio in questa occasione, come vocalist, compare Andrea Mirò Nel 1997, passato alla casa discografica PDU, incide Domani è un altro giorno. L'album guarderà anche al mercato estero inaugurando la serie di album in lingua spagnola, pubblicati a breve distanza. In questa occasione il titolo La gente con alma, si rifarà alla canzone La gente di cuore che nella versione italiana è cantata insieme a Marco Masini. Nel 1999 esce L'isola dei tesori, composto in prevalenza da alcuni brani più o meno famosi scritti in passato per altri interpreti e gruppi, spesso con la partecipazione degli stessi artisti. Come bonus track figura anche La chanson de Mimie, versione francese de La poesia, che è stata scritta in occasione della partecipazione suo malgrado a Scherzi a parte, dove lo avevano fatto passare per un autore che copiava di sana pianta canzoni francesi, con tanto di intervento accusatorio del Gabibbo. Ruggeri, apprezzando la burla, ha deciso poi di inciderla, usando la base originale. Gli anni della maturità (2000-) Nel 2000 Ruggeri passa alla SONY-BMG. Esce L'uomo che vola. Il 2001 è l'anno delle reinterpretazioni in stile acoustic del doppio live La vie en Rouge. Nel 2002 partecipa con la ballata Primavera a Sarajevo al Festival di Sanremo: Andrea Mirò vi figura come autrice e direttrice d'orchestra. Il brano si ispira alla guerra in Bosnia Erzegovina degli anni precedenti, riprendendo anche le sonorità di quelle regioni. Nel 2003, in coppia con Andrea Mirò, è ancora a Sanremo con Nessuno tocchi Caino, canzone contro la pena di morte, scritta dopo l'adesione all'omonima associazione, dove Enrico canta i pensieri del boia alle prese con ciò che per lui è solo il suo mestiere, e Andrea dà voce al condannato che spera in un atto di clemenza. Esce l'album Gli occhi del musicista. Nel 2004 in Punk prima di te, reincide i sei ottavi del primo album dei Decibel insieme a cover di brani punk e rock anni settanta di David Bowie, Lou Reed, Sex Pistols, Ramones. Sempre nel 2004 esce il primo doppio DVD dal vivo, Ulisse, per la Sony Music. Nel 2005 pubblica Amore e guerra mentre l'anno successivo esce la raccolta Cuore, muscoli e cervello, triplo cofanetto anch'esso diviso tra materiale edito e inedito, dove Ruggeri tenta di suddividere la sua opera nelle tre categorie che ne compongono il titolo. Di questo triplo cd uscirà anche una versione compatta in un unico disco. In corrispondenza del Natale 2007 esce un nuovo disco di cover natalizie dove Ruggeri interpreta a modo suo classici quali White Christmas e altri. Nel 2008 esce un nuovo disco di inediti Rock Show dove Enrico torna al rock e parla in prima persona delle esperienze di cantautore rock sulla strada da ormai 30 anni. Il 30 gennaio 2009 è uscito il nuovo lavoro dal titolo All in - L'ultima follia di Enrico Ruggeri, un triplo CD di brani inediti, tra i quali c'è anche il brano Incontri (Dimmi quand'è) che ha dato vita al jingle pubblicitario dell'Amaro Averna. Nell'aprile 2009 ha partecipato all'incisione del brano Domani 21/04.09 di Mauro Pagani, i cui proventi saranno devoluti alle popolazioni colpite dal terremoto dell'Aquila.