Biografia:
Quella dei Fanoya è una storia fatta di oggetti: un vecchio registratore Grunding, una tastiera Casio e un microfono. Siamo agli inizi degli anni duemila quando Giacinto Brienza (voce/chitarra) e Leone Tiso (synth) registrano le prime demo in inglese e la band ha un altro nome. Ma è solo nel 2016 con la scrittura di nuovi pezzi che nasce il progetto Fanoya. Come tutti i nati negli ’80, i Fanoya romanticizzano quel decennio magico senza rimanerne schiavi, la loro è una ricerca musicale rivolta al synth-pop più moderno in cui analogico e digitale si confondono, si mescolano, si intrecciano proprio come passato e presente.
Il primo singolo estratto è “Ricordi gli accordi”, fotografia di una generazione tutta sushi e aperitivo, che lavora in ufficio ma ha sempre il pensiero di scappare altrove, che sceglie di vivere attraverso convenzioni che poi diventano prigioni. Quelle persone che a conti fatti preferiscono apparire piuttosto che essere, nascondersi nelle bugie e negli amori intensi ma fugaci. Il brano è stato scritto di getto in un bar di periferia, e nasce da un perfetto mix di flussi di pensiero e Negroni bevuti nell’attesa di una persona.
Il video di questo primo singolo, diretto da Gaetano Narducci racchiude il senso dell’intero album: la malinconia che si sposa con la spensieratezza. Protagonista straordinario è l’attore giapponese Haruhiko Yamanouchi (Wes Anderson, Dino Risi, James Mangold), che colpisce subito per il suo sguardo enigmatico, colmo di rassegnazione e stanchezza: sembra che si porti sulle spalle il peso dei ricordi cantati nella canzone, mentre si muove e si lascia trasportare dalla musica, cammina e si mescola alla gente ma è comunque sempre solo.
La produzione artistica è curata dal team di Indigo Music: Fabio Rizzo, già al lavoro con Eugenio in via di Gioia, Dimartino, Carnesi e Donato Di Trapani, nuovo tastierista di Paolo Nutini. Il mastering è di Giovanni Versari (Muse, Capossela, Thegiornalisti), art work e grafiche sono state affidate a Valerio Bulla (Calcutta, Poi, I Cani, Cosmo).
Un esordio davvero “catchy” e promettente, curato da Ventidieci, una delle principali agenzie in Italia specializzata nella promozione, organizzazione e gestione di grandi eventi e rassegne teatrali, oltre che di management artisti.