Nel 2015 Irene è stata selezionata per partecipare in gara al 65° Festival della Canzone Italiana di Sanremo con il brano “Un vento senza nome”, di cui è anche autrice. Il 12 febbraio esce su etichetta Sony "Un vento senza nome", nuovo album di Irene che, a distanza di cinque anni, torna con 11 brani inediti. E' il ritratto di un'artista più consapevole e più complessa artisticamente. Il disco nasce da un percorso interiore e musicale intrapreso dopo la realizzazione del progetto assieme a Stefano Bollani e dopo l’incontro artistico con Cristina Donà. Per "Un Vento senza nome" fondamentale è stata la collaborazione con Saverio Lanza, produttore ideale per questo nuovo progetto che ha saputo interpretare al meglio gli spunti musicali di Irene e valorizzarne i testi. Per la prima volta Irene è autrice del disco, in cui racconta come spesso nella vita nulla avviene per caso. "Per rendersene conto, a volte è necessario allontanarsi da una vita frenetica, affollata da mille impegni -spiega Irene- E' importante fermarsi a guardare e ci si accorge che le esigenze, i desideri e le aspirazioni cambiano mentre la mente e il cuore cominciano a viaggiare su un’altra lunghezza d’onda. Conseguentemente, anche le persone e le situazioni intorno cambiano e si sintonizzano con noi". Nel 2012 esce “Irene Grandi & Stefano Bollani”, disco nato dalla collaborazione e dall'amicizia ventennale col celebre pianista: un progetto di solo piano e voce in cui i due artisti, in una raffinata fusione fra il jazz di Stefano e la voce calda e rock di Irene, interpretano celebri brani facenti parte di mondi diversi, dal Brasile all’Europa, passando da standard ad autori contemporanei. Ne segue un lungo tour teatrale nella maggiori città italiane. Nel 2011 Irene scrive un pezzo per Tiziano Ferro, “Paura non ho”. 2010Nel 2010 Irene torna a Sanremo dopo 10 anni. Porta una canzone, “La cometa di Halley”, scritta da Francesco Bianconi, riproponendo così quella fortunata collaborazione già intrapresa con “Bruci la città” . Il brano anticipa il nuovo album, “Alle porte del sogno”, il primo di inediti in quasi 5 anni. Irene è ora coproduttrice artistica assieme a Pio Stefanini, e coautrice di quasi tutti i brani. Il disco si chiude con un’altra collaborazione, questa volta con un autore “storico” di Irene, Gaetano Curreri, che scrive “Stai ferma”. Il 21 giugno 2009 Irene partecipa al concerto benefico a San Siro “Amiche per l’Abruzzo”, duettando sulle sue canzoni, sulle canzoni delle colleghe e su classici internazionali (“Blowing in the wind” di Bob Dylan) e Italiani (“Il mio canto libero” di Battisti-Mogol). Qualche mese dopo duetta con Claudio Baglioni in “Una faccia pulita”, rielaborazione dello storico brano di “Questo piccolo grande amore”, incluso nella nuova versione “Q.P.G.A.” 2008Dopo una tournée che la vede protagonista, per la prima volta, nei principali teatri italiani, e dopo l’uscita della biografia “Diario di una cattiva ragazza” - scritta assieme a Massimo Cotto per Mondadori - Il 28 novembre 2008 esce “Canzoni per Natale”. Irene porta in Italia la tradizione internazionale dei dischi natalizi: nell’album alterna la rilettura di classici a tema ad altri brani “stagionali” meno conosciuti e più ironici, cantando in italiano e in inglese. Il ritorno alla musica arriva con la rilettura di “Uno in più” di Battisti per il disco tributo “Innocenti evasioni”. La riscoperta della canzone italiana continua nel doppio album “irenegrandi.hits” del 2007; è molto più di una raccolta: ci sono riletture di brani portati al successo da Mina (“Sono come tu mi vuoi”) e di Bruno Martino (“Estate”), versioni acustiche di suoi brani storici, una collaborazione con il pianista jazz Stefano Bollani. Ma soprattutto appare nel disco un autore proveniente dalla scena del nuovo rock italiano: Francesco Bianconi dei Baustelle, che scrive per lei “Bruci la città”. La canzone viene scartata alle selezioni per il Festival di Sanremo, ma diventa il brano dell’estate e vince il Premio Radio 2007 dell’ultima edizione del Festivalbar, aggiungendo un altro trofeo ad una carriera di successi. Il 2006 è l’anno della pausa, dedicato a viaggi nel mondo per conto di associazioni umanitarie, a cui Irene dà una mano concreta. Durante un viaggio in Africa conosce Yossoun N’Dour: assieme anche a Patti Smith e Francesco Renga incide la sua “Birima”. Dopo la bella esperienza come conduttrice del Festivalbar nel 2004, Irene conferma nel 2005 la sua vena rock maturata in anni di concerti: esce il sesto album “Indelebile”. “Lasciala andare”, il singolo, viene presentato dal vivo al concerto del Primo Maggio. 2004Continua, nel 2003, la collaborazione con Vasco e Gaetano Curreri: i due firmano “Prima di partire per un lungo viaggio”, e la produzione di altre due canzoni del quinto disco “Prima di partire”, “Buon compleanno” e “Voglio una ninna nanna”. L’album viene portato in tour durante l’estate, debuttando il 5 luglio allo stadio San Siro di Milano, di nuovo ospite speciale di Vasco. Nel 2001 esce il greatest hits “Irek”, che fa il punto sulla prima parte della carriera di Irene, guardando avanti con i due inediti “Per fare l’amore” e “Sconvolto così”. Lo stesso anno incanta centomila persone all’Heineken Jammin’ Festival di Imola, aprendo per l’amico Vasco. Nel 1999 esce “Verde Rosso e Blu”, quarto album seguito dal ritorno a Sanremo nel 2000, ovviamente tra i Big. A scrivere per Irene il brano per il Festival ci sono nientemeno che Vasco Rossi e Gaetano Curreri: “La tua ragazza sempre” si classifica seconda; la canzone, inclusa nella ripubblicazione di “Verde Rosso e Blu”, permette al disco di tornare ai vertici delle classifiche di vendita. Irene si dà al rock ma continua a dimostrare la sua poliedricità con esibizioni di prestigio, come quella al Pavarotti & Friends e quella al Montreux Jazz Festival. 1996-1999Nel 1997 Irene torna alla musica con il terzo album “Per fortuna purtroppo”: è un deciso passo in avanti dal punto di vista artistico, con sperimentazioni musicali che si uniscono a melodie come quella di “Che vita è”, singolo in testa all’airplay radiofonico per oltre un mese. Nel 1996 debutta come attrice assieme a Diego Abatantuono ne “Il barbiere di Rio” di Giovanni Veronesi, per cui canta anche “Fai come me”, brano portante della colonna sonora. Non sarà l’unica sperimentazione extra musicale di Irene: nel 2004, si rimetterà in gioco di fronte alle telecamere, per condurre il Festivalbar. Nel 1995 arriva “In vacanza da una vita”: Irene conferma il suo successo con “Bum Bum” e la titletrack, che diventano tra i brani più trasmessi dalle radio di quel periodo. Nello stesso anno appare in “Non calpestare i fiori nel deserto” di Pino Daniele, duettando in “Se mi vuoi”: la collaborazione funziona così bene che diventa anche un tour a due. Nel 1994 è al Festival, nella categoria Giovani, con “Fuori”. Irene inizia a collaborare con autori importanti: Eros Ramazzotti e Jovanotti scrivono canzoni per il suo album d’esordio “Irene Grandi”. Dopo avere suonato in diversi gruppi, inizia a lavorare come solista assieme a Telonio. Con il suo primo autore incide “Un motivo maledetto”, che attira l’attenzione di Dado Parisini, al tempo produttore di Raf, e della CGD, che le offre un contratto discografico.