Biografia:
Orco nasce nel 1981 a Trieste, in Italia: una città ed un paese che ha sempre sentito stargli stretti e che, proprio per questo, hanno contribuito a forgiare e a nutrire la sua identità artistica, fortemente polemica nei confronti del “sistema” e dell’autorità.
Comincia a scrivere testi Hip Hop nel 1996 e da allora non ha mai smesso, iniziando a dedicarsi poi anche alla produzione di beat e allo scratch -sempre in cerca della tela perfetta sulla quale dipingere la propria realtà in rima. Vero one-man-band dell’Hip Hop, Orco confeziona le sue tracce dall’inizio alla fine, forte tra l’altro di anni d’esperienza come tecnico di studio anche per artisti di primo piano fra cui Al Castellana e Tormento.
Il sound tipico di Orco è quello del boom bap rap americano della seconda metà degli anni ’90, caratterizzato da potenti suoni di batteria cavalcati da campioni provenienti principalmente dalla black music e dal vasto patrimonio musicale italiano, reinterpretati in chiave attuale. I testi, il vero cavallo di battaglia di Orco, sono molto articolati dal punto di vista metrico e ricchi di rime, assonanze e giochi di parole; quanto a contenuto, analizzano argomenti affini alla filosofia, alla psicologia e alla spiritualità -il che rende accessibili le sue canzoni ad una sfera ben più ampia di quella interessata solo al rap o a tematiche più mondane.
Dopo collaborazioni con vari artisti italiani, la pubblicazione online nel 2008 del suo primo mixtape autoprodotto “Rimostranze” (il cui singolo fu passato su Radio Deejay e molti altri network nazionali nonostante fosse stato rilasciato solo su internet senza alcuna promozione) e alcuni anni passati a dedicarsi ad altre attività creative, Orco decide nel 2013 di trasferirsi ad Amsterdam. Qui ha fondato la propria etichetta discografica –Moksha Music– attrezzata con uno studio di registrazione dove hanno inciso musicisti di fama internazionale come Godfather Pt. III e Big Twins degli Infamous Mobb, ZiGGi Recado, Deams ed El Da Sensei degli Artifacts.
“Sapere Aude“, il disco d’esordio di Orco, è una sintesi di tutto il suo pensiero: una disamina della realtà a cavallo fra il lucido e l’onirico attraverso venti tracce che -nel percorso di questo concept album- disegnano un contesto che è lo stesso a cui si riferiscono l’esoterismo, l’alchimia, la filosofia platonica, il perennialismo e via dicendo: la realizzazione di “matrix“, il risveglio spirituale. E quello di cui parla non è mera speculazione intellettiva, bensì la testimonianza di un cammino intrapreso in prima persona -la cronaca diretta della propria esperienza in questo senso.