Il giovane Random, classe 2001, vede così la sua carriera, conquistata a colpi di canzoni (come Chiasso, Rossetto e Sono un bravo Ragazzo un po' fuori di Testa), dischi di Platino (sei) e di stream (210 milioni di ascolti sulle piattaforme a suo nome). Così è riuscito ad arrivare fino all'ultimo festival di Sanremo. Che non è andato forse come sperava, ultimo posto per il brano Torno a te, ma che è stata comunque una scuola e motivo di crescita per il 19enne. "Ma no, io non lo considero l'ultimo posto su 26, ma un piazzamento tra i primi 26 Big sui 300 che si sono presentati - racconta il giovane Random, collegato da una terrazza del Palazzo dei Congressi della sua Riccione, tra cielo e nuvole da dove presenta anche live il nuovo lavoro che esce il 2 aprile -. Poi meglio ultimo che penultimo, è simbolico. E' stata l'occasione per imparare a conoscermi meglio: si cresce in ogni cosa che si fa e superando i propri limiti. A Sanremo l'ho fatto in 7 giorni invece che in due anni. Pensavo di essere pronto emotivamente e invece non lo ero. Ho capito che devo migliorare nella gestione delle emozioni: chi immaginava che avrei sentito il cuore schizzarmi fuori dal petto e le gambe tremare così...". Archiviato dunque il festival, Random procede per la sua strada, dopo il debutto con l'album Giovane Oro e l'ep Montagne Russe (certificato Oro). "Questo nuovo album rappresenta un nuovo passaggio della mia carriera: vedo un Random cresciuto, consapevole di quello che è e di quello che può fare, anche per gli altri. Io ci credo", racconta entusiasta lui che è uno dei rappresentanti della nuova generazione nel panorama musicale pop urban. In "Nuvole", prodotto da Zenit - da sempre al suo fianco - ad eccezione di "Altrove" prodotta da Junior K, i brani portano tutti la firma di Random, che ha chiamato a collaborare cinque artisti a cui è legato da stima reciproca e affinità artistica ("volevo solo artisti che conoscevo, non volevo un feat tanto per"): Gio Evan in Sole Quando Piove, Carl Brave e Samurai Jay in Cielo Nero, Etnico in Vogliono Essere, Guè Pequeno in Vacci Piano, un invito a godersi la vita, ma senza cadere negli eccessi. Quelli della droga in particolare. "Ho avuto un lato più di strada e non me ne vergogno. Nel periodo precedente al successo, quando volevo essere accettato e non avevo niente da perdere né soldi da sperperare, dopo una delusione d'amore a 16-17 anni ho cercato sfogo in altre cose e ho provato le droghe. Per fortuna è durata poco. Quando sai chi sei e cosa vuoi, ce la fai a dire di no. Va bene scoprire e provare, ma senza perdere la testa". In tutto il disco Random racconta amore, paure, insicurezze e ferite, spronando chi ascolta a inseguire i propri sogni. "E' stato complicato realizzare questo disco perché ho dovuto scegliere tra 80 provini che avevo scritto in questi ultimi due anni. Non ho scelto le canzoni più belle, ma quelle che stavano meglio insieme, come se tutto Nuvole fosse una canzone unica da ascoltare dall'inizio alla fine". Un unico fil rouge di mood e sonorità. A novembre Random ha messo in agenda due concerti a Roma (il 20 novembre all'Atlantico) e a Milano (il 28 al Fabrique). "E' un atto di fede, non vedo l'ora di poter tornare sul palco. Speriamo. Intanto puntiamo tutto sullo spettacolo: sarà uno show da non dimenticare".