I Verdena, uno dei più validi gruppi altern-rock italiani. Si sono formati ad Albino (BG) a metà degli anni ‘80.
Il gruppo è formato dai fratelli Ferrari, Alberto (voce, chitarra) e Luca (batteria). Nel 1996 si unisce alla band la bassista Roberta Sammarelli. Nel luglio del 1997 il trio registra un demotape di cui verranno vendute circa 500 copie ai concerti e che permette alla band di continuare a suonare dal vivo. La band viene contattata da numerose etichette indipendenti, ma nel settembre del 1998 accettano la proposta di Black Out/Universal con cui firmano un contratto pochi mesi più tardi. Nel Marzo del 1999, il trio inizia a lavorare all’album di debutto “Verdena”, album che venderà più di quarantamila copie e varrà alla band il “Premio PIM” di Repubblica come miglior gruppo rivelazione del 1999. La produzione dell‘album è affidata allo storico chitarrista di CCCP, CSI e PGR Giorgio Canali. L’attività live dei Verdena s’intensifica. Nel frattempo, tra uno spostamento e l’altro su e giù per la penisola, la band prova nuove idee, stratificando maggiormente il proprio suono con l’aggiunta di un piano rhodes e di un mellotron. Il 15 giugno 2001 esce l’EP “Spaceman”, il cui singolo anticipa l’uscita del secondo album della band, “Solo un grande Sasso”, con la produzione di Manuel Agnelli, frontman degli Afterhours. Il disco, appena uscito, ottiene ampi consensi dalla critica musicale e guadagna in breve la sesta posizione della classifica FIMI. Il 26 Ottobre 2001 i Verdena iniziano il tour di “Solo un Grande Sasso” che li vedrà impegnati praticamente per tutto il 2002, con date in tutta Italia e partecipazioni a due festival olandesi. Nell’estate del 2003 i Verdena iniziano le registrazioni del terzo album, “Il Suicidio dei Samurai”. L’album esce ad inizio 2004, anticipato dall’EP “Luna”, entra in classifica nei primi posti della top ten italiana. Come accaduto per “Solo un Grande Sasso” il lungo tour registra una costante crescita di pubblico e parecchi sold out. Nel mese di Aprile 2005 “Il Suicidio dei Samurai” verrà pubblicato in Svizzera (18 Aprile) e successivamente in Germania (12 Settembre). Sempre nel mese di Aprile, i Verdena faranno un tour promozionale in alcune città tedesche e svizzere. Nel mese di Aprile dell‘anno seguente, il disco esce per la prestigiosa etichetta francese Barclay “Il Suicidio dei Samurai”. Anche qui, come in Germania, Svizzera ed Austria, il disco viene pubblicato nella sua versione originale. Dopo molte date in Italia, Germania e Svizzera, nel Dicembre 2005 inizia la prima fase di scrittura del quarto disco nell’Henhouse Studio, il pollaio dietro casa Ferrari riadattato a studio di registrazione.Dopo diversi mesi di recording sessions, il 16 Marzo 2007 esce il quarto disco “Requiem”. Quindici tracce che spaziano dal rock più duro al grunge degli anni ‘90, con forti ricordi psichedelici anni ‘70. Il disco è stato quasi interamente autoprodotto. Requiem” viene anticipato dal tour italiano e viene inizialmente pubblicato in Germania, Svizzera, Austria e Francia e, successivamente, anche in Spagna. Il 29 Giugno 2007 è stato pubblicato “Caños” EP che contiene, oltre al brano che dà il nome all’EP, anche quattro brani inediti. Nell‘estate del 2008 Verdena sono il gruppo spalla per Neil Young all‘Arena di Verona, il gruppo è stato scelto personalmente dall‘artista. Dopo tre anni di assenza dalle scene, il 18 Gennaio 2011 vede la luce “Wow” quinta prova in studio della band, interamente prodotto da Alberto Ferrari, cantante e chitarrista degli stessi Verdena. Un imponente doppio album composto da 27 canzoni che testimoniano in maniera unilaterale la crescita del gruppo bergamasco. Un opera rock a 360°. Lungi dall‘essere un disco di musica mordi e fuggi “Wow” è troppo vario per potere essere raccontato in poche righe e troppo complesso per cercare di trasmetterne la sua magica alchimia. Ciò che è chiaro è che con questo doppio album i Verdena fanno un balzo avanti, confermando la propria indole e il proprio sguardo fisso sulla musica. Uno sguardo appassionato, spontaneo, libero. “Wow” mette d‘accordo pubblico (debutto al secondo posto della classifica FIMI) e critica (tra i 100 dischi italiani più belli di sempre per Rolling Stone). Nel mezzo un tour di oltre 90 date su e giù per la Penisola con tanti sold-out e cinque date all‘estero (Amsterdam, Colonia, Berlino, Bruxelles e Londra), un libro “Un mondo del tutto differente. “La storia di Wow e dei Verdena” di Emiliano Colasanti, giornalista di Rolling Stone, la riedizione del disco in formato ‚Deluxe‘ contenente un documentario sul tour in corso e spezzoni del bellissimo concerto nella cornice di Piazza Castello a Ferrara e i due concerti-evento dell‘estate 2012 insieme ai Flaming Lips. Insomma: gli ultimi due anni dei Verdena si possono definire a dir poco intensi. “Wow” è stato per la band bergamasca un disco molto importante, quello di un singolo ascoltatissimo come “Razzi Arpia Inferno e Fiamme” ma anche quello in cui è emersa come non mai la loro idea di suono artigianale e immaginifico. Nel Maggio 2012 inizia la scrittura di nuovi brani, come sempre all‘HenHouse Studio. Un anno dopo, a Maggio 2013, sempre all‘HenHouse , iniziano invece le registrazioni del disco, che terminano a Novembre 2014. Il frutto di questo processo compositivo sono 26 canzoni per 120 minuti di musica, 40 in più di “Wow”. E’ il sesto lavoro in studio dei Verdena e s’intitola “Endkadenz”, il cui corpus viene diviso in due volumi. Il primo viene pubblicato il 27 Gennaio 2015, con il nome appunto di “Endkadenz vol.1”. Anticipato dal singolo “Un po’ esageri”, il cui riff di straordinaria efficacia ricorda il linguaggio di “Requiem” , “Endkadenz vol.1” rappresenta l’evoluzione di “Wow” in termini di eterogeneità e attitudine alla ricerca che nutrono una musica che non può e non deve essere incasellata in restrittive definizioni stilistiche. “Endkadenz vol.1” è propensione alla melodia, timbri inediti e soprattutto distorsione dei suoni (voci incluse), elemento chiave del disco. L’album è un successo: conquista la critica, debutta al terzo posto della classifica FIMI e il seguente tour di oltre 50 date attira una straordinaria affluenza di pubblico. Inoltre vale alla band una doppia candidatura al Premio Tenco come album dell'anno e come miglior canzone singola con due brani ('Un po' Esageri' e 'Alieni tra Noi'). L’atteso secondo capitolo “Endkadenz vol.2” viene pubblicato il 28 agosto 2015 e raggiunge il primo posto FIMI nella settimana di uscita, oltre a spopolare sulle piattaforme di streaming. “Endkadenz vol.2” ha come punti fermi la curiosità e la ricerca estenuante di un’aderenza perfetta fra ispirazione ed espressione, fugando l’idea di un semplice flusso di coscienza creativa, magari autocompiaciuto. I risultati sono brani come ‘Colle immane’, il primo incalzante singolo, dai toni inesorabili, oppure ‘Nera Visione’, che, pur rivelando una spiccata sensibilità melodica, evita i facili stilemi di una canonica ballad. Entrambi esemplificano la perfetta continuità tra “Endkadenz vol.1” e “Endkadenz Vol. 2”, che sono, di fatto, un unico album. Un’unica gettata creativa. L’album precede il tour autunnale, che porta la band sui palchi dei più importanti club italiani.