Scrivere trascrivere la vita
segnare il tuo passaggio con un coltello spinto a forza sopra ad ogni tua ferita
guardare con gli occhi che bruciano
mentre un giorno sorge o va in frantumi
sentirsi dire merda, smetti, smetti, smetti
di fare quello che fai
di dire quello che vuoi
tu non devi giudicare mai nessuno
se non vivi i cazzi suoi
se non sai che nei talloni sono nate le vesciche
e per la strada fatta a piedi
che ogni metro di successo ha un caro prezzo
Noi siamo in mezzo
fra una partenza ed un traguardo che si è infranto
noi siamo corpi nell'amianto
rispetto a te pezzo di fango siamo vivi
affamati e nel digiuno
noi siamo figli di nessuno
noi siamo figli di nessuno
noi siamo figli di nessuno
figli figli figli figli figli
figli di depressione nel bene e nel male
di odio e rabbia nei confronti di ogni forma istituzionale
lasciati a giocare fra le pecore fuori casa, soli
figli di madri fragili insicure e un po' volubili
figli di sette Peroni fredde alla vigilia di natale
di percorsi di recupero per alcolismo adolescenziale
di porte chiuse in faccia
di le faremo sapere
di panni stesi la notte mentre ripeti, che ti sei rotto il cazzo
Noi siamo in mezzo
fra la purezza e l'inquietudine di un santo
noi siamo corpi nell'amianto
rispetto a te pezzo di fango siamo vivi
e tu non sei opportuno
noi siamo figli di nessuno
noi siamo figli di nessuno
noi siamo figli di nessuno
Giorni migliori arriveranno
lascio parlare tutti quelli che non sanno
giorni più duri
io non mi spezzo
la mia bellezza nasce dal vostro disprezzo
noi siamo in mezzo
fra una partenza ed un traguardo che si è infranto
noi siamo corpi nell'amianto
rispetto a te pezzo di fango siamo vivi
affamati e nel digiuno
noi siamo figli di nessuno
noi siamo figli di nessuno
noi siamo figli di nessuno
noi siamo figli di nessuno