Pensare mi rende pazzo
e l‘essere pazzo mi fa pensare,
mi fa pensare che per pensare
bisogna essere pazzi.
Quando penso, sono prigioniero
di me stesso
e sono costretto dal mio povero
connettere elementare,
elementare il mio misero camminare.
So che non si può vivere
se non si sa decidere
su ciò che ci capita in certi casi ciclici.
Restare in equilibrio mi rende pazzo
e mi fa pensare, mi fa pensare
che senza l‘obbligo dell‘equilibrio
il pazzo non cade mai.
Sono stanco di avere mani e piedi
legati al cervello,
dal cervello vorrei sganciarmi
e penetrare tutte le menti del mondo.
So che non si può vivere
se non si sa decidere
su ciò che ci capita in certi casi ciclici.
Voglio trascinarmi con la testa
pesante sotto gli scarponi
e uscire volentieri dal mio cervello stretto,
e poi cadere malamente con il muso a terra
senza farmi male,
senza farmi male,
senza pensare male
e non farmi male senza pensare.
So che non si può vivere
se non si sa decidere
su ciò che ci capita
in certi casi ciclici.