Cresce come un appetito
il desiderio blindato
della tua gentilezza
che prorompe sotto i colpi inferti
non curando le ferite aggiunte
anche oggi t‘invado dopo un assedio di capogiri
o smottamenti nella testa
sconfino sul tuo terreno e ci resto
come uno spaventapasseri
il ritratto di me disteso
mentre sparecchi la cena
e un fotogramma ricorrente
che ti stramazza sul divano sempre
in quella sezione di giorno
Non è più come prima
Non è più come prima
Non è più
E tu fai ancora passi indietro
stringi ancora le gambe al petto
e sembri una conchiglia rotta
dopo lo spavento dell‘onda
ti difendi come puoi
dipende dai nostri umori
se la casa ci inghiotte
o ci starnuta fuori dalle stanze
come colleghi di lavoro
un amore si invecchia
Non è più come prima
Non è più come prima
Non è più
Non è più come prima
Non è più come prima
Non è più