Ho un foglio bianco per cambiare
un cerchio da disegnare
da riempire di cazzate
mi ci vorrebbe un manuale
per attraversare il mare
ma resto fermo qui
sdraiato mentre aspetto sudo troppo
e mi si seccano le gambe
E come un lento partire viaggiare
dalla noia nella sfiga
i colori di una vita normale
una spiaggia in pieno inverno
le code in pieno centro
e poi il rumore dell'universo
e ci penso
Alla paura di fallire
all'ansia di invecchiare
di diventare padre
e lì c'è una luce che mi abbraccia la testa
la conservo in questa tasca
in un cappotto di tenerezza
questa voglia di leggerezza fatta di mattoni
la chiameremo casa
E lavorare lavorare lavorare
non penso più al rumore del mare
il sole illumina il cemento e un bacio lento sulle tempie
la domenica mattina le schiene nude
ed i tuoi piedi sotto le coperte
che all'orizzonte sembrano montagne
io voglio stare in viaggio fermo qui
starei così per sempre
per sempre