“Profumi di Vita” di Grossover è un capolavoro | Supertesti.it
 

“Profumi di Vita” di Grossover è un capolavoro

il nuovo album del rapper è stato pubblicato il 17 luglio 2020
2020-08-05 di Elena Scarpace

“Profumi di Vita” di Grossover è un capolavoro

In quest’estate 2020 in cui su Spotify le uscite dei “Big” della musica italiana si accavallano a vicenda, la musica emergente non si ferma nonostante le problematicità legate al post-lockdown.

“Profumi di Vita” di Grossover è la dimostrazione che anche un ventenne senza etichette alle spalle possa sfornare un lavoro ben concepito e musicato. Il 16 luglio scorso il rapper di origini calabresi ha pubblicato il videoclip di “Caliente”, un brano dalle sonorità tropicali e caraibiche, in cui il canto in stile Dancehall si sposa bene con l’indole ritmica del cantante.

L’amore per le donne viene accentuato nel concept del nuovo album di Grossover: si passa dal cercare di ricominciare una storia finita alla reazione dopo la scoperta di un tradimento, dal non avere pregiudizi nel corteggiare una tossicodipendente con la speranza di salvarla a invitare una donna a lasciare un uomo che la violenta. Come ci ha già abituati con “Italia Libera”, Grossover non tratta mai temi banali e ne è la dimostrazione “Immigratitudine”, brano contro il razzismo in duetto con Skuba Libre, rapper che vanta un album prodotto da Big Fish e una finale ad Italia’s Got Talent, di cui illustre è la rivisitazione de “Il volo del calabrone” di Rimsky-Korsakov.

“Profumi di Vita” è un album compatto e sonoramente multiforme: comincia con un “Pop Rock” in stile Litfiba e con una Trappata melodica alla Drake, passando per ritornelli in cui si sente l’influenza di Tiziano Ferro a delle strofe Rap su beats con batterie più moderne e non, parafrasando addirittura Giuseppe Ungaretti nel brano “La tentazione di Moammed”, finendo poi per esplorare il mondo Reggaeton, non riducendo la passione per il rap tecnico dei “bianchi”, come Eminem e Machine Gun Kelly oltreoceano. Un progetto discografico che non soffre delle prese di posizione trap e dance, coinvolgendo tutte le influenze che compongono l’identità artistica di Grossover: dall’ironia alla profondità, in un chiaro racconto di 9 brani che intervalla pezzi conscious a possibili hit radiofoniche. Un’altra qualità di questo album è che si passa da citazioni a Caravaggio e Robespierre ad altre tratte da espressioni di Giulia De Lellis e Chiara Biasi.

Cosa vuole dimostrarci il rapper romano con quest’album? Con variazioni di flow, incastri di livello e figure retoriche da poeta, Grossover ci comprova che si possono abbracciare sonorità più Pop senza snaturare un universo più Urban. Una vera delizia per gli appassionati di Rap e per i nostalgici di “...Squérez?”. Un’enorme lode va fatta anche ai The Artisans, presenti in cabina di regia fin da “Come Timmy Turner” e “Paradise” e a “Il Piano B Progetti Sonori”, che ha curato il mix e il master, capaci di porgere al rapper il miglior tappeto sonoro.

“Profumi di Vita” è un album a metà tra il Pop e il Rap e Grossover nel primo singolo “Caliente” canta: “Chi dice che i migliori killer siano uomini non ha mai visto il sorriso di una donna”: un messaggio non indifferente per chi in passato ha partecipato ad eventi contro il femminicidio.

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