"Lama affilata" è il nuovo singolo di Didone
Dal 4 dicembre il singolo è disponibile in tutte le piattaforme digitali e con anche il video su YouTube
2020-12-08
di Elena Scarpace
Didone, classe '96. Ha sempre scritto, per lo più poesie, e si è avvicinata alla scrittura "rap" da circa un anno. Scrive solo per cercare di ricordarsi chi è e dove va, a volte anche per ricordare che è fondamentale interrogarsi al riguardo. Didone è la nuova scoperta di Crazy Brains. "Lama affilata" è il suo nuovo singolo, disponibile dal 4 dicembre.
"Lama affilata" è un brano dal tema base semplice: una critica aperta a chi trasforma gli psicofarmaci in droga e i disturbi mentali in moda. Il clima cupo del leitmotiv è smorzato da un po' di sana autocelebrazione, che in ambito hip-hop fa sempre atmosfera. Io ondeggio su una lama affilata, subisco il dolore, piuttosto che cedere alla tentazione del nuovo millennio: fare dell'utile uno strumento di mero diletto. "Paprika sulla tua scena del crimine" è un verso che significa "Tu pensi di vedere del rosso (sangue) sulla tua scena del crimine, ma è solo paprika". Non stai davvero perdendo sangue, soffrendo; il dolore vero non suggerisce come soluzione l'autodistruzione esibizionista.
Lama affilataIo che ondeggio su una lama affilata
Che affinerò la mira
La tua tipa imbottita di Prozac
Io scrivo in prosa antica
Fuori di me
Si ma meglio che fuori di qua
Sono in giro e mi gira, mi gira
Mi gira male lo sai
Passo la notte coi miei
Intendo con i miei guai
Porto una schiera di Dei
In giro per la South Side
Tengo la rotta, sì sto remando
Io luna storta su un mare calmo
Tu non le scrivi ma io le canto
Porto dolore, sì ma negando
Sì ma nel caso non mi vedessi
Chiama sul cell che non ti rispondo
Io ed i miei brothers qui siamo persi
Corro veloce sopra il secondo
Io che ondeggio su una lama affilata
Che affinerò la mira
La tua tipa imbottita di Prozac
Io scrivo in prosa antica
Sul suo ventre segno un cerchio che incide
Se è una lente a specchio che lo decide
Ho un difetto ho una fobia per le tipe
Che fanno le finte depre: suicide
Nella city sto tra i miti: Didone
Nella storia come Marco: Milione
Se mi chiedono "chi cosa", "chi dove"
Per l'effetto Mariposa: "click" muore
Giro con gli occhi di vetro
Sono due sfere del drago
Se mi lasci indietro
Poi non é detto che vado
Non cado in pezzi stasera
Non ti basterà il gin
Sotto una cupola nera
Ti aspetto via di qui
Sotto una cupola nera
Ti aspetto via di qui
Io che ondeggio su una lama affilata
Che affinerò la mira
La tua tipa imbottita di Prozac
Io scrivo in prosa antica
Io che ondeggio su una lama affilata
Che affinerò la mira
La tua tipa imbottita di Prozac
Io scrivo in prosa antica
Sangue sul freddo che non sentirai
Paprika sulla tua scena del crimine
Che vuoi che dica se mi mentirai
Piovono schegge di vetro dall'iride
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