Il primo amore non si scorda “Miles”: la svolta Elettrorap di Fedez
A furia di DPCM si adocchiano indubbiamente meno “Bimbi per strada”, ma “Bimbi per strada” di Fedez non manca certo nelle playlist degli amanti della musica italiana.
La hit di questa estate (che al contrario delle altre non ha sonorità latine, ma Dance anni ’90) recupera il sample dell’instrumental di Children, brano del 1995 del DJ italiano Roberto Concina, in arte Robert Miles, scomparso precocemente e malauguratamente 3 anni fa.
Fedez ad oggi è uno degli imprenditori più popolari della nostra nazione, basti pensare che il suo passato non è stato mica così semplice: a causa delle complessità economiche si cimentò egli stesso nella regia, sceneggiatura e montaggio dei propri video, con squisiti risultati.
Nel corso dell'adolescenza ha frequentato il liceo artistico, lasciando però gli studi al quarto anno per mettersi a fuoco musicalmente, una preferenza discutibile ai tempi nostri, ma che caratterizza un’artista partito da 0 che ha creato un impero: si ricorda il successo che ha riscosso a San Siro con J-Ax 2 anni fa.
Eppure da giovane si dà subito da fare con progetti ben accolti dalla scena underground milanese, ma che non hanno raggiunto persone al di fuori dell’ambiente a causa di un periodo che non presumeva ancora lo scoppio dell’Hip Hop nelle classifiche: è imperativo menzionare lavori come l’EP “Pat-a-Cake” a soli 18 anni o il primo mixtape a 21 anni “BCPT”, a cui hanno collaborato artisti di nome risaputo nella scena come Emis Killa e Maxi B. 10 anni fa ha presentato il secondo EP Diss-Agio, in cooperazione con Enz Benz e Dinamite arrangiato da JT, produttore con cui si disunisce poco dopo.
Nel mese di marzo 2011 ha autoprodotto il suo primo album in studio “Penisola che non c'è”, per poi dare alla luce sul finire dello stesso anno il secondo album “Il mio primo disco da venduto”, prodotto da Gué Pequeno (con cui ora è in buoni rapporti nonostante i dissing nelle stories che tanto ci hanno fatto divertire) e DJ Harsh. Gigante contentezza per un bimbo prodigio diventato principe del Rap Made in Italy è la partecipazione nell’Album “Hanno ucciso l'Uomo Ragno 2012” in duetto con Max Pezzali nel pezzo “Jolly Blue”.
La consacrazione avviene con “Sig. Brainwash - L'arte di accontentare”, che all’inizio non doveva essere l’Album di lancio della Major, in quanto s’investiva più sul lavoro di Baby K prodotto da Tiziano Ferro, come egli stesso ha annunciato nelle sue live su Twitch, piattaforma che ormai lo sta rendendo meno “boomer”, come si è definito più volte, specie rispondendo spiritosamente al prete influencer Don Alberto.
Attraverso il proprio canale YouTube, Fedez ha divulgato una serie di tre video intitolata “Zedef Chronicles”, nella quale il rapper ha esposto alcune storie della sua vita quotidiana.
È ormai divenuta un culto anche questa serie, infatti YouTube stesso suggerisce agli artisti di emergenti di creare dei backstage simili, già da questo particolare si nota il potenziale dell’ingegno di Federico Lucia. “Cigno nero”, realizzato con la complicità dell’astro nascente Francesca Michielin, è un vero e proprio boom, tant’è vero che la combo viene ripetuta in un secondo tempo in “Magnifico”, scritta da Roberto Casalino.
Notizia Fresca i fantastici due si ripeteranno al settantunesimo Festival di Sanremo con il brano "Chiamami per nome".
“Sig. Brainwash - L'arte di accontentare” durante la prima settimana si colloca alla prima posizione della classifica FIMI.
Nel 2014 è stata formalizzata la sua partecipazione tra i giudici del talent show X Factor insieme a Morgan, Mika e Victoria Cabello, che con l’exploit che hanno avuto suoi concorrenti, come ad esempio Roshelle, Madh e Lorenzo Fragola si può definire oltre che avvincente anche fruttuosa per l’industria della nostra discografia.
In, quello che molti amanti del genere hanno considerato “flop” perché hanno visto Fedez non essere più l’artista Urban più mainstream causa l’esplosione di Sfera Ebbasta, “Paranoia Airlines”, Album che cita nella copertina Travis Scott, è verosimile contemplare le collaborazioni della nostra già recensita Annalisa, Tedua, Trippie Redd o Zara Larsson. Oltre al suo canale Twitch, di trionfo ora è il podcast “Muschio selvaggio”, costruito in partecipazione ai fratelli Sal.
Ogni episodio del programma consta in una discussione pacifica con un ospite su un argomento di attualità.
Divertentissima è la simulazione del “Decameron” boccaccesco con influencer famosi.
Noi di Supertesti, che amiamo molto il timbro e lo spirito d’iniziativa del rapper milanese, gli auguriamo di non avere più “Problemi con tutti”, ma principalmente di tornare a spaccare anche nell’ambiente musicale, dopo questo periodo da Papà e Artista tuttofare che non ci è affatto dispiaciuto.